lunedì 12 gennaio 2009

Praticare il Pilates

Storia del Pilates
Sembra che il famoso metodo del Pilates sia nato tra le mura del carcere dell' isola di Man, nel mare dell' Irlanda.
Il suo ideatore Joseph Pilates nacque in Germania e fin da bambino ebbe una salute non molto buona.
Proprio per combattere questi suoi problemi studiò, fece tanta ginnastica e praticò diversi sport.
Ma all' inizio della guerra a causa delle sue origini fu incarcerato a Lancashire e poi nell' isola di Man. Qui trascorse il tempo aiutando medici e infermieri affinando le sue tecniche. Fu proprio in questo periodo che ideò e realizzò gli attrezzi utilizzati ancora oggi da chi pratica il suo metodo.
Modificò persino i letti dell' infermeria per dar modo anche ai feriti di potersi esercitare.

Tra corpo e mente
Movimenti facili da imparare, lenti e regolari sono i fondamenti del Pilates, che snellisce e tonifica il corpo puntando tutto sulla sinergia fra danza, ginnastica e yoga.
Ne esistono diverse versioni in quanto Pilates scrisse parecchi libri sul fitness ma mai un programma ufficiale.

Come funziona questo sport?
Chi pratica il Pilates si concentra sui muscoli posturali che aiutano a tenere il corpo bilanciato e supportano la colonna vertebrale.
Il risultato consiste nell' avere una profonda consapevolezza del proprio corpo, una postura corretta, tonicità ( dei muscoli dorsali e addominali) e fluidità nei movimenti.
Il corpo appare scolpito e si prevengono contrazioni muscolari alla schiena.
Da ricordare che il Pilates è un attività anaerobica, con un dispendio calorico limitato. Se si vuole perdere peso è consigliabile affiancare al Pilates un altro sport aerobico e un alimentazione adeguata.

I principi base del Pilates
Joseph Pilates chiamava il suo metodo Contrology facendo riferimento al controllo che la mente deve esercitare sui muscoli.
1) CONCENTRAZIONE ossia la consapevolezza di ogni singola parte del corpo
2) CONTROLLO del movimento e della postura della posizione della testa, degli arti, del bacino e persino delle dita dei piedi.
3) STABILIZZAZIONE DEL BARICENTRO attraverso un lavoro e degli esercizi specifici nella regione addominale, lombare e dorsale
4) FLUIDITÀ DEI MOVIMENTI per ottenere equilibrio e grazia
5) PRECISIONE nell' esecuzione dei movimenti in modo da migliorare il bilanciamento del tono muscolare
6) RESPIRAZIONE in armonia con i movimenti.

Per concludere...
Accanto ai macchinari più complicati si possono utilizzare attrezzi anche molti semplici: materassino, elastici, una palla in gomma sintetica pesante, rigonfiabile a piacere per esercizi di tonificazione e autopercezione, una versione della stessa palla con protuberanze per la mobilizzazione della zona lombare.

1 commento:

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