mercoledì 3 giugno 2009

Caratteristiche della Pianta Belladonna

E' una delle piante più conosciute nella magia tradizionale. Il suo nome latino Atropa belladonna ha origini molto antiche e deriva dall' uso che se ne faceva nel Medioevo. In quel tempo infatti qualche goccia di questa pianta rendeva gli occhi più grandi e luminosi.
La pianta è caratteristica della aree montane e dalle sue foglie e radici si ricavano ai giorni nostri, tinture e estratti con funzioni antispastiche ideali per curare l' asma e certe nevralgie.
Ma fra i contenuti della belladonna esistono diversi alcaloidi, fra cui l'atropina e la josciamina, dai peculiari effetti sull'uomo.
Il nome comune deriva dall'uso che se ne faceva un tempo; qualche goccia di belladonna, come abbiamo detto, rendeva gli occhi più grandi, ancor oggi l'atropina viene utilizzata dagli oculisti per aumentare il diametro della pupilla, in modo da poter esaminare con più facilità il fondo della retina.

A dosi molto elevate l'atropina, provoca effetti particolari sull'uomo come fuga d'idee, irrequietezza, tremolio agli arti, forme allucinatorie acustiche e visive; e infine stanchezza e sonnolenza. A causa del suo potente e quasi immediato effetto, le streghe, ai tempi del Sabba, per evitare gli effetti collaterali dovuti all'ingestione (nausea e vomiti) utilizzavano la belladonna sotto forma di unguento che spalmavano su tutto il corpo, permettendo alla sostanza attiva di entrare in circolazione velocemente.

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